Quando si cucina come si deve lo si fa con amore, dunque cucinare per se stessi è un raffinato atto di autostima. Stasera sono da solo a cena e, invece di farmi due sofficini surgelati, ho deciso di prepararmi una bella focaccia, perché mi voglio decisamente bene. Ecco a voi l'epica genesi della mia prima focaccia casalinga:

Inizio poco promettente, ma quando si parla di impasti e lieviti bisogna sempre avere fede nel magico potere della chimica.

Prodotto finale soddisfacente. Dorata sopra e croccante sotto!

E adesso vado giù a comprarmi dei salumi e una bottiglia di rosso buono.

Che vita di privazioni, amici! Se vi interessa, la ricetta viene dal sempreverde Cavoletto di Bruxelles: occhio che ci vuole un filo più d'acqua di quanto c'è scritto. A proposito, il profumo di focaccia appena sfornata e la soddisfazione di averla fatta con le proprie manine sono impagabili.

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